domenica 19 dicembre 2010

Segnalibri

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Ho sempre adorato leggere sin da bambina. Ricordo con piacere i libri allineati sua mia libreria,
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Mi piacevano moltissimo i gialli per ragazzi “I tre investigatori”, “Nancy Drew”, “Hardy boys”.
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Sono passata poi a letture più impegnative, man mano che aumentava l’età. Letture che ora non riuscirei a digerire affatto. 
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Leggere è viaggiare con la mente in luoghi o menti sconosciute. E’ colmare lacune, arricchire il lessico, approfondire conoscenze. image
O anche ammazzare la noia. Man mano che le incombenze familiari crescevano, il tempo per leggere è diminuito sempre più, ma un libro in macchina non manca mai, in modo da approfittare dei momenti di attesa anche minime.
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Questi sono alcuni dei segnalibri che ho decorato. Perchè qualunque cosa, anche la più banale,  va fatta con classe!
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Vuoi mettere segnare il punto in cui sei arrivato con un segnalibro tintinnante di charms! Del resto io ho sempre odiato profondamente chi si permette di fare le orecchie alle pagine di un libro.image
Che poi tra le pagine dei mie libri spesso ci sono scontrini della macelleria o del fruttivendolo, sapete com’è! Il ciabattino va sempre con le scarpe rotte…
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Per la cronaca metereologica, quella in alto è la mia macchina, incastrata per giorni da neve e ghiaccio
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che hanno fatto sì che le scuole chiudessero 4 giorni, e mi mandassero in uno stato letargico di nullafacenza. Finalmente temperature meno siberiche hanno portato il disgelo ma con esso non è svanito il desiderio latente di emigrare verso nazioni in cui vivere perennemente in costume, in cui il cambio di guardaroba non esista affatto, ma soprattutto in cui non esistano omuncoli prezzolati e ricattabili, in cui l’onestà non sia un difetto e in cui la speranza esista ancora.

venerdì 10 dicembre 2010

Primavera in inverno

Spille in stoffa, colorate per smorzare il grigio dell’inverno
 














Inverno?! Nei giorni scorsi ci sono stati 24 gradi e la mimosa a casa dei miei genitori è fiorita come fosse marzo.
 

 



Mi sono data un pò alle spille,  sulla scia di quelle fatte l’anno scorso. Mi piacciono e mi danno allegria. Di stoffa come quelle sopra o di pietre, come quelle sotto. 

 


Impacchettate poi sono anche più carine, impreziosite da un fiore embossato, fustellato con la Big shot e poi rivettato (come mi diverto!).
Perchè il packaging è importante, come suggerisce il Marketing. E allora, quando ho visto questa splendida etichetta ricamata

su questo splendido regalo che io uso come segnalibro e che Manifattive ha confezionato con le sue splendide manine in occasione della gita scolastica che ci siamo concesse a Bologna,
mi sono detta: “E io no?!” E allora, sempre grazie alle dritte di Stefania le ho ordinate anche io!
Il sito è tedesco, privo di qualunque traduzione in altra lingua. E allora, incrociate le dita e usando un traduttore on line mi sono lanciata.
La busta con le etichette è arrivata in meno di una settimana. E, cosa per me di una follia tutta teutonica, pagamento dopo la consegna, da effettuarsi comodamente entro 14 giorni dal recevimento…

giovedì 25 novembre 2010

SPILLE


Sono momentaneamente tornata alla mia passione originale: quella di incastrare tra di loro pietre e cristalli di varie forme e dimensioni

Ho trovato delle belle basi filigranate e le ho rivestite di pietre. Mi piace accostare i colori e le forme, incastrare gli elementi come in un Tetris.



Finalmente inizio ad avere un pò di tempo per me, tra un colloquio e l’altro con i professori (OMMMMMMMMMMMM).Nauseato

 La mia casina è praticamente sistemata. Tutta, tranne la mia stanzina che è incasinata come non mai.
 Mi sono ripromessa di smaltire tutte le tonnellate di materiale che ho acquistato col passare del tempo, prima di acquistarne di nuovo, ma non so se ci riuscirò!

 Figurarsi che non ho ancora iniziato a usare la Big Shot perchè non saprei nemmeno dove appoggiarla…Perplesso

domenica 21 novembre 2010

CIONDOLI PINKISSIMI

Uno dei miei adorabili spacciatori di pietre che hanno creato in me una dipendenza ormai preoccupante, tentava di convincermi che quest'anno va di moda il blu. Ma a me il blu non piace. O meglio, preferisco il fuxia, il pinkissimo colore di queste pietre.

Colore, ci vuole colore per rallegrare le giornate! Colore soprattutto d'inverno!

 Colore come quello che ho visto a Bologna in fiera, declinato in mille sfumature. E calore, come quello di una giornata splendida, passata insieme a delle persone splendide. Mi sono sentita proprio in gita scolastica: un allegro pulmino pieno di donne allegre che chiacchieravano incessantemente. Un picnic su strada a base di grissini, olive all'ascolana, panini farciti, torte rustiche  e cioccolatini. Un gruppo ben compatto all'arrivo che si è dissolto come impazzito all'ingresso della fiera: ognuna attratta da una sirena diversa ci siamo sparpagliate everywere. tranne ritrovarci per qualche pit stop al knitcafè. E l'emozione di dare un volto a blogger lette da tempo e parlare parlare parlare, come ci si conoscesse da tempo. Grazie quindi a Anna, a Cristina, a Manifattive, a Roberta, ad Annarita,  a Maria Grazia, a Verdesalvia, a Tatti,a Beta, a Mammanfelice, a  Rosijò, a  Madebyqueen, a  Donnaraita, a  Speedycreativa, e alle altre adorabili compagne di viaggio (se ho dimenticato qualcuna, perdonatemi...)
 Se pensavate di vedere delle foto, pensavate male. Avevo caricato per benino la batteria della fotocamera e quindi, tutta sorridente, l'ho tirata fuori in un momento topico per immortalare il felice incontro.... Si era precedentemente autoaccesa in borsa e la batteria scaricata completamente, kaput! 


Per il resoconto degli acquisti ad un'altra puntata. Non so quando: probabilmente mi costringerò ad un ritiro sabbatico per meditare quali punizioni estreme infliggere a 1/3, se necessario. Domani iniziano i colloqui con i professori e già rabbrividisco.

domenica 14 novembre 2010

CHI VIENE A BOLOGNA?


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Chi va  a Bologna il 20 Novembre (sabato) alla fiera della creatività? In quel giorno partirà da Pescara un pulmino stile gita scolastica direzione la Mecca delle creative. Se c’è qualcuna di voi mi farebbe piacere conoscervi. Battete un colpo, così ci mettiamo d’accordo!

sabato 6 novembre 2010

CATENA….


ciò che vedrete ora non è farina del mio sacco ma sto giocando con "La tavolozza di Antonella"
ed ora con voi

significa "Pay It Forward". (?sembra che significhi quanto sotto?)
Queste sono le poche regole da rispettare.
1)
le prime 3 persone che lasceranno un commento a questo post riceveranno una mia creazione entro i    prossimi 365 giorni;
2)
in cambio, dovranno a loro volta “pagare”, assumendosi lo stesso impegno sul loro blog;
3)
io spedirò il regalo solo a coloro che avranno pubblicato un analogo messaggio.
Potete fare direttamente Copia/incolla di questo stesso.
Ovviamente questo gioco non può essere altro che per creative!!!
Quindi 3 regali per le 3 prime che lasceranno un commento qui!
Buona fortuna!!!!

mercoledì 3 novembre 2010

NON SIA MAI NON RITROVI LA STRADA

Ci sono cose nella vita delle quali si può benissimo fare a meno, altre che sono fondamentali e irrinunciabili. Tra queste per me ci sono le cose del tutto inutili, gli attrezzini, la minuteria. Ci sono cose che quando le vedi pensi che devono essere assolutamente tue.
Tra queste, non so più ne dove, nè quando le ho comprate, forse risalgono al periodo del decoupage e quindi molto ma molto, ma molto tempo fa, ci sono delle lettere in legno di balsa.
Ora che ci penso deve essere stato moltissimo tempo fa perchè quando le ho acquistate mi mancava l’iniziale di mia  figlia e il mio ex consorte alloggiava e bivaccava ancora con noi.
Il legno si sarà stagionato manco fosse quercia e il mio papino tuttofare ha trasformato l’inutile iniziale del separando (una G) in una perfetta C, iniziale di 3/3.
Una mano di primer e una mano di fondo colorato e le iniziali degli abitanti del nuovo nido si sono  materializzate.

I maschi si sono beccati le iniziali in tinta con i colori della loro stanza


anche se devo dire hanno boicottato in ogni modo che le appiccicassi sulla loro porta

Diciamo che con mia figlia è andata leggermente meglio in quanto ad entusiasmo anche se credo di averla minacciata e ricattata in qualche subdolo modo.

L’ultima ad essere decorata è stata la mia iniziale, la P di Perline, ma anche la P di Paola o anche la P di palla nel senso di “che palle”. Decorata ovviamente in un decadente e barocco oro e bronzo, colori che si intravedono nella mia stanza. Mia è proprio una gran parola, visto che in realtà è la stanza dove tutti vanno e/o dormono a loro piacimento.
Diciamo che mi sono premunita. Hai visto mai un Altzaimer improvviso (le avvisaglie iniziano a palesarsi) mi impedisca di ricordare chi dorme dove e per sbaglio mi ritrovi magari a cercare i miei vestiti tra quelli da teen ager di mia figlia o tra il caos primordiale di quello dei miei figli. Anche se, credo, la presenza i smalti e trucchi in camera della undicenne mi dovrebbe immediatamente far comprendere che quella non è la mia stanza…

domenica 31 ottobre 2010

SASSOLINI

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Io sono uno Scorpione, e come tale a volte pungo. Non sopporto le ingiustizie, non sopporto la falsità, i sorrisi tirati, le adulazioni sdolcinate. Ed è forse per questo che tendenzialmente sono una solitaria. La mia capacità di sopportazione è elevatissima, ma quando la goccia, anche una sola, fa traboccare il vaso, non torno più indietro. Posso perdonare, ma non dimentico. E se mi accorgo di qualcosa che stona nell’armonia di una persona, sono certa che prima o poi qualcosa accade, che prima o poi qualità apparenti si trasformino poi in difettacci.

Che c’entra tutto questo? Niente, forse, ma è che sono anche un pò stufa. Sono stufa, ad esmpio di leggere lodi sperticate sul web su progetti francamente inquietanti, su realizzazioni mal fatte. Quando vedo qualcosa che non mi piace, preferisco tacere pittosto che commentare con un “Bellissimoooooooooooo!”. Ad esempio, poco tempo fa ho partecipato ad un concorso su Facebook e francamente sono rimasta basita dal leggere dei commenti su creazioni mal fatte e francamente inguardabili che hanno collezionato punteggi molto più alti di creazioni fatte molto ma molto meglio e che avevano una singolarità evidente.
O sono stanca di questi contest che imperano sul web il cui unico scopo sono quelli di fungere solo da specchietti per le allodole (oserei dire per allocchi), di farsi fare il lavoro dagli altri mietendo solo risultati. Quanti sono allettati dall’idea di partecipare a consorsi creativi o ad idee di marketing con l’unico scopo di fornire materiali in quantità e praticamente gratuiti per giornali o per nuovi prodotti. Basta solleticare l’ambizione di ognuna di noi, basta un pò di adulazione e il gioco è fatto. 

O come si fa a vendere patterns (a dei prezzi francamente esorbitanti) per cose rintraccibilissime ugualmente in rete e gratis, o libretti o libercoli spesso in formato Pdf che non aggiungono mai nulla di nuovo a quanto si può leggere ovunque?
O di una sottile invidia che avverto quando qualcuna ha dei successi meritati, perchè diciamo la verità, nel mondo dei creativi c’è una marea di hobbisti (tra i quali ci sono anche io, ovviamente), che si credono però grandi artisti e anelano ad una visibilità che non meritano affatto.

Allora la domanda è se la capacità di attrarre estimatori è solo una questione di marketing, di come si sia capaci di vendere i propri prodotti, o se il fruitore di ciò che offre il mondo dei creativi sia cieco.
O forse il problema è solo mio che riesco a vedere un puntino stonato, magari microscopico su una superficie enorme. Ed è solo quella che noto. Ed è solo quello che mi infastidisce. In giro vedo spesso cose francamente dozzinali, anellini in orecchini piegati in forme approssimate, accostamenti cromatici inguardabili, cuciture storte, rifiniture discutibili. Accompagnate da commenti entusiasti e a volte da vendite esorbitanti.

Io mi dissocio. Mi piacerebbe un mondo dove si potesse essere onesti senza essere offensivi, dove si potesse essere liberi di criticare (nell’accezione non negativa di attività intellettuale consistente nell'esame, nella valutazione e nel giudizio di fatti o idee) come momento costruttivo. Mi piacerebbe non avere richieste incessanti di amicizia su Fb solo per essere costretta ad assistere a spam di prodottacci o pseudocreazioni. Così come mi piacerebbe vedere ogni tanto dei commenti sul mio blog o su quelli di altri dove magari possa leggere “… se vuoi un consiglio cambia i colori, cerca di migliorare le foto, questa collana francamente è bruttina, etc. etc.”. Io a volte l’ho fatto, garbatamente, ma a qualcuna ho consigliato di cambiare luce o aspetto del blog. E non certo per mio interesse personale o per invidia! Mi piacerebbe un web dove poter migliorare e crescere. 

Dicevo che a volte, piuttosto  che adulare in modo falso qualcuno, preferisco tacere. Ma state tranquille che se una lode arriva, è perchè secondo me è meritata. Ma se non leggete sempre i miei commenti, è perchè talvolta non ho tempo di farlo!!! Non date per scontato assenza=dissenso!!! Criticatemi liberamente e criticate liberamente. Aiuta a ridimensionarsi, a crescere, a migliorarsi.
Vi auguro di sopravvivere ad Halloween, festa che io francamente odio. La trovo solo una festa commerciale, un’americanata importata solo dal marketing. Che fa riempire, solo per sfruttarle in realtà un solo giorno, i negozi di  paccottiglie plasticose. Ricordo invece con tenerezza San Martino. Quella è la festa delle nostre tradizioni, ma è la massa che a volte decide per noi, le greggi imbonite dall’oratore di turno…

martedì 26 ottobre 2010

STASERA CUCINO IO!

C’è stato un periodo della mia vita in cui non facevo altro che cucinare. C’era un marito mangione, amici dei miei figli che circolavano per casa, un forno a legna che mi consentiva di fare delle splendide pizze.
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E torte, biscotti, panini. Grazie soprattutto al fantastico Bimby dono della mia mamma di quasi 10 anni fa ormai. e che mi  onsente di velocizzare i tempi. Poi un periodo buio anzi buissimo, i miei tre figli con gusti allucinantemente antitetici tali da riuscire difficilmente a soddisfare tutti e tre in un colpo solo.
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E la voglia di cucinare si è un pò dileguata, tanto qui non mangia nessuno, o meglio, nessuno mangia cose particolari. Figuriamoci che preferiscono le pizze surgelate alle mie... E io sono stanca di andare avanti a mangiare avanzi.
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Ma ci sono giornate come queste in cui la dispensa ormai quasi vuota richiede uno sforzo creativo particolare.
E allora dopo aver fatto una pasta al vino, ho riempito la focaccia con ricotta (comprata per fare i tartufini ma dimenticata da un paio di giorni in frigo…), ritagli di salumi ormai inaffettabili, uova, parmigiano.
Prima
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e dopo la cottura:

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Ma la pizza rustica non piace a tutti e allora via con carote, zucchine e patate moribonde saltate in padella con un pò di cipolla
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Dadini di prosciutto cotto e formaggio
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e poi in forno:
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Non è rimasto quasi niente, fortunatamente… Ovviamente nel pomeriggio sono andata sotto un diluvio universale a sbrigare 2 o 300 cose da fare che ormai erano divenute improrogabili. Che c'entra? C'entra, c'entra. Quando sento tante "fighe di legno" dire che non hanno tempo per fare questo o quello, vorrei urlare nelle loro orecchie che ci vuole solo organizzazione e volontà. Sarei quasi per lo sterminio delle "femmine" per lasciare ossigeno solo alle "donne"...