domenica 25 marzo 2012

COMBINAZIONI

Ultimamente il tempo non mi basta mai e sono anche terribilmente abulica. Ma mi piace ritagliare un microspazietto per incontare le amiche, di quelle che anche se non vedi mai, quando le incontri il tempo vola in un soffio.
Qualche giorno fa un appuntamento per un caffè a volo con Matilda e Manifattive in un centro commerciale (lo so che non è il massimo dell'ambient, ma c'è il parcheggio e se si arriva in anticipo uno può sbrigare commissioni veloci)
Ecco, giustappunto, dovevo comprare il giornale e sono entrata per un'istante all'Ipercoop, dove non metto piede forse da anni. Vedo una gabietta piccolina, bianca e deliziosa. Una, nel senso che era l'unica. E' stato un attimo ed è stata mia.
 All'appuntamento sono andata insieme alla mia gabbietta, che penzolava dal mio dito con nonchalance. (A proposito, l'incontro è passato nella contemplazione ascetica del bracciale e della grigri che Fatabislacca ha mandato a Manifattive. Lo sapevo che la Fata era brava, ma avere tra le mani una sua creatura ti fa veramente comprendere quanto lo sia).
 Questa volta non ho fatto passare troppo tempo per rivisitare l'acquisto e ho usato tutto (tutto ciò di cui avevo bisogno, non tutto tutto ciò che posseggo, of course..) quello che è ammassato in ordine sparso nel mio laboratorio. Una matita Ikea è diventata un trespolo. Un pezzettino di maglina è diventato il fondo.
 Lo spago da cucina mi è servito per fare il nido.
 Un pò di rafia fucsia come paglia, qualche perlina a simulare le uova da covare, un uccellino degli n posseduti e la cova è sistemata.
Fiori di bomboniere di non so chi (anche se temo che le rose siano di quella del battesimo di 3/3 che ha adesso 13 anni...), qualche perlina, una farfalla...
Il trespolo con uccellino e pendente di riciclo con tanto di sonaglini è sistemato,
 altri uccellini sono in conversazione nel soggiorno
  e la casetta degli uccellini è pronta.
 

sabato 17 marzo 2012

ANCORA TAPPETINI

L'avevo già sperimentata qui, l'ebbrezza di trasformare un tappetino da cucina in una borsa.

Complici le splendide creazioni di Pamphlet nelle quali mi ero imbattuta (che dai tappetini riesce a tirar fuori di tutto in modo inimitabile)

oltre che nei reparti ferramenta (vero luna park per le vere bricoleur, manipolatrici, visionarie), ho iniziato anche a girovagare per il reparto tessile dei supermercati e vari megastore. 


Ho trovato dei tappetini con colori troooooppo belli!!!
 Poi ho o non ho una busta piena di ritagli di nappe, pelli dalle sfumature e dalle stampe più incantevoli?!
 Ho o non ho ritagli di jeans da utilizzare? Ho o non ho una macchina da cucire che se ci riesci ricama anche?

 E quindi una decina di combinazioni astrali favorevoli hanno fatto sì che un umile tappetino si trasformasse in una fashion-bag!
 Diciamo pure che sono stata brava!
 I manici in tinta completano l'opera, impreziositi da roselline di jeans in nuance.

La verità... la verità è che per fare questa borsa ci ho messo 2 giorni, ho spezzato una decina di aghi, sia da pelle che da jeans,  imprecato più volte per azzeccare la misura della fodera, scucito le tasche interne, arimprecato per i grovigli di filo che ogni tanto bloccavano il piedino, scoperto dopo anni di utilizzo che montavo la spolina inferiore al contrario, spazzato il pavimento più volte per liberarlo da fili, ritagli di stoffa e pelle, meditato a lungo su come fare i manici. Insomma, una faticaccia. Mettiamola così. E' davvero un pezzo UNICO (bip, bip e strabip!). E quello che mi inquieta è che ho già comprato un tappetino fucsissima che è uno spettacolo!