giovedì 24 dicembre 2009

BUON NATALE




Vogli augurarvi un Buon Natale con un bellissimo dono che ho ricevuto da Valentina, la coraggiosa che si era innamorata di una mia collana rosso rubino

Aveva postato alcuni biglietti per gli auguri e li avevo trovati deliziosi, io che adoro i bottoni! Che sorpresa riceverne uno, del tutto inaspettato, proprio del colore che preferivo... Non so se avrò mai il coraggio di prelevare i bottoni per incastrarli in qualche chincaglieria. Tempo proprio di no.

E allora Buon Natale a tutte voi, che sia un Natale sereno, gonfio di valori positivi, con l'augurio di trascorrere queste feste con chi ci ama davvero, con l'auspicio che torroni e panettoni non decidano di andare a fermarsi proprio lì, perchè l'estate prima o poi arriva. E che queste feste ci facciano riposare un pò, che ci facciano andare incontro alla vita un pò più lentamente e senza l'affanno di questi giorni.

Auguri



domenica 20 dicembre 2009

Il mio Natale





L'8 dicembre è il giorno in cui casa mi inizia la trasformazione natalizia. Dalle scatole iniziano a uscire le  mille decorazioni, le ghirlande, i festoni, i pupazzetti che vanno a posizionarsi in ogni dove. Sono sempre molto tradizionalista, le decorazioni sono sempre le stesse, ma quest'anno mi sono divertita a fare una nuova ghirlanda.


E' tutta lanosa e puffettosa, ma non è affatto farina del mio sacco. Ho copiato spudoratamente la ghirlanda di Roberta, che ha come missione la divulgazione del DIY (do it yourself)

Ha suggerito qui come fare una bellissima ghirlanda colorata, morbida e riciclosa


e ha anche suggerito un video in cui si vede come fare i pon pon velocissimamente e solo con due dita. L'unica aggiunta che ho fatto sono le pignette staccate da una decorazione natalizia ormai obsoleta e qualche pallina colorata.

Sulla mia porta fa proprio una bella figura, tanto che una mia amica ne ha voluta una uguale. Non vi faccio impazzire. La differenza con la mia è che avevo finito le pigne e così ho aggiundo dei micro pacchetti luccicosi.

Dimenticavo! Sul blog di Guja c'è il concorso al quale mi sono iscritta proprio grazie a Roberta per la ghirlanda più bella. Fate un salto a vedere che meraviglie!



Ma la mia passione vera è il mio bellissimo albero di Natale. E' imponente: è alto più di 2 metri e ha un diametro importante. E' l'albero che avevano comprato i miei genitori e che qualche anno dopo mi hanno gentilmente sbolognato. Perchè è di quelli con i rami staccati che devi infilare uno ad uno, poi devi mettere tutti 'sti nastri, tutte le lucine, sincronizzarle, etc. etc. Insomma, se ne va una giornata intera. Ho avuto un albero completo di nastri, luci, decorazioni: alla valutazione corrente un vero capitale da tenere sotto chiave?! (non ho mai capito perchè le decorazioni debbano costare cifre folli ma proprio folli).


Alla dotazione paterna ho aggiunto del mio. Queste sono le stelle di non so più che associazione benefica (non so se avete notato, ma a Natale ci sono iniziative di raccolta fondi per tutto e il contrario di tutto...). Quella bianca è di quest'anno, la rossa dell'anno scorso.

Poi ci sono dei morbidissimi orsacchiotti comprati anni fa. In genere approfitto degli sconti sugli sconti sugli sconti (in pratica aspetto quasi che mi paghino...) sulle decorazioni per aggiungere qualcosa che mi piace ma della quale potrei anche fare a meno.

O qualche palla fatta a decoupage (carta velina strappata a mano e foglia oro) da me quando il decoupage era una delle mie passioni accanto ad un uccellino piumoso regalo di un'amica di mia figlia.
Queste invece sono due decorazioni acquistate quasi venti anni fa durante il mio viaggio di nozze ad Hong Kong, piene di pailettes. Nonostante siano associate ad un ricordo non troppo positivo, sono affezionata a queste decorazioni che a quei tempi erano una novità assoluta. Non eravamo ancora ai tempi della globalizzazione, di internet o di compro quello che voglio dove voglio.



A breve altre decorazioni. Avere una casa grande comporta/consente di poter eccedere con le decorazoni, proprio come piace a me...

venerdì 11 dicembre 2009

PRESEPE 2/2




Dopo il Presepe 1/2 di qualche giorno fa (apro parentesi  la parola "fa" non ha l'accento, mai!), ecco il mio presepe 2/2 fatto l'anno scorso.



E' stato realizzato l'anno scorso sempre nell'ambito di un corso tenutosi presso il Consiglio del mio quartiere. Non avevo proprio voglia di farne un altro, anche perchè dopo che ne hai uno, dove diavolo lo metti un altro?


Ma poi ho scoperto che, oltre alla tecnica dell'anno precedente per la realizzazione del presepe in sè, le mie care "teachers" avrebbero spiegato anche come fare i personaggi e allora sono andata di corsa.




Questa volta ho fatto solo uno scenario essenziale per ospitare i personaggi. Ho utilizzato fogli di polistirolo incisi con il pirografo per avere l'aspetto di un muro di mattoni. Poi come al solto carta e colla per fermare i fili elettrici per le luci e colla per le piastrelle per l'intonaco. Per le spiegazioni più dettagliate fate lo sforzo di leggere qui
Per la copertura dell'arco ho intrecciato dei rametti di vite americana che adesso, ovviamente, si sono seccati e induriti.


I mattoni sono stati colorati dopo l'asciugatura con ossidi diluiti con la colla vinilica.


Abbiamo fatto gli stampi per le facce e le mani dei personaggi, nei quali è stato colato un impasto di polvere di ceramica (va bene anche la polvere di gesso), poi, prima che si seccassero del tutto abbiamo infilato dei ferri che sono serviti poi per  costruire lo scheletro dei personaggi.


Una volta fatto una specie di telaio, con la carta abbiamo irrobustito il tronco e ispessito le braccia. Poi con garze bagnate nel gesso, abbiamo proceduto a ricoprire i corpi. Alla fine, dopo l'asciugatuta, erano duri come il gesso ortopedico...


E' iniziata quiandi la fase più divertente, almeno per me. Prima ho colorato i visi e le mani,



e poi sono passata agli abiti.


Ognuna di noi ha utilzzato il matriale preferito. Chi ha usato carta, chi merletti. Io ho preferito la stoffa. Ho una amica sarta e ricorro a lei per gli scampoletti che mi servono per le mie cianfrusaglie. Per fare i vestiti, o meglio, per fare in modo che rimangano corposi e drappeggiati, si usa la colla per parati.


Si adagia la stoffa nella colla diluita (la colla si vende in polvere), e si adatta sul corpo dei personaggi creando i drappeggi desiderati.

Si lasciano asiugare i vestiti per un po' (ci vuole almeno un giorno, se basta...) e basta. Io ho dovuto fare anche i contenitori per i doni dei Magi, assemblando le cose più impensabili (ci sono anche bottoni..) e poi mascherandole con la foglia oro, residuo del mio "periodo decoupage". E già, perchè io, come Picasso che ha avuto i suoi periodi creativi, io ho avuto le mie fasi: periodo torte decorate con marzapane (prima o poi vi far vedere qualcosa...), periodo marmellate, periodo liquori, poi decoupage, adesso perline e bottoni con qualche puntata svolazzante nelle varie tecniche.

martedì 8 dicembre 2009

PRESEPE 1/2



Come forse sapete, sono una casalinga, casalinga laureata, ma sempre casalinga. Casalinga non per scelta, ma costretta dalla "testina" di mio marito a non lavorare per la sua voglia/necessità di dominio (ma questo, doppio sigh, l'ho scoperto dopo). Tornando a noi, abituata  a "fare", l'inattività mi ha fatto scoprire, come ancora di salvezza per i neuroni impigriti, la manualità in tante sfaccettature e tanti ambiti.


Ho approfittato dei tanti corsi creativi che si sono svolti nei negozi o nei centri commerciali per apprendere tecniche a me sconosciute.

E quando il consiglio di quartiere ha organizzato un corso per fare il presepe, mi sono tuffata a pesce.


Sotto lo sguardo disponibile di due insegnanti allegre e divertenti, ecco prendere forma il mio presepe. E' stata una esperienza bellissima e creativa. Ognuna delle partecipanti ha realizzato il suo presepe ideale: chi ha fatto vere e proprie città con estensioni abnormi, chi in stile arabo chi in stile napoletano. Io fatto il mio "monoblocco" facile da trasportare e relativamente umano da riporre dopo le feste.

Sono molto affezionata a questo presepe che ha già 2 o 3 anni, soprattutto perchè è veramente povero e praticamente a costo zero.

Si parte dalla costruzione della struttura fatta con scatole di cartone o con polistirolo, se si preferisce. Una volta creati i volumi e "incollati" tra loro con nastro carta, si passa alla parte elettrica, posizionando le luci e fissandole sempre con nastro carta.

Si passa poi alla fase "Artattack", ovvero alla carta e alla colla vinilica. Si copre tutta la struttura con carta igienica o carta casa spennellata con colla. Si lascia asciugare e poi si fanno altre mani di carta ecolla. A fine asciugatura la struttura è dura e resistente come cartapesta, sia pur con la leggerezza del cartone.

Si passa poi all'intonaco, nel senso che si fa una pappetta con la colla per piastrelle, si spennella dappertutto con un pennello e si ottiene sulle pareti un effetto intonaco grezzo meraviglioso.


Si può quindi passare alla decorazione. Io ho tinto le pareti mescolando alla colla da pieastrellisti direttamente un pò di ossido colorato, ma si possono usare tempere o acquarelli anche direttamente sull'intonaco asciutto.

Le tegoline le ho fatte con il Das color terracotta modellate su una biro per avere l'effetto curvo, i pavimenti sono fatti con ciottoli e pezzetti di vetro levigati annegati nella colla per piastrelle, le finestre sono ritagliate nel cartone, colorate e abbellite con scampolini di merletto.

Poi lampioni, personaggi, pecorelle un pò quà e un pò là.

Per finire ecco uno scorcio del pollaio!


P.S.: Il titolo Presepe 1/2 è perchè l'anno successivo ne ho fatto un altro, il presepe 2/2 che vi far vedere prossimamente. Quello è per tutta un'altra cosa...

lunedì 7 dicembre 2009

APRO E CHIUDO PARENTESI



Questo post non è come gli altri, in cui vi sottopongo all'atroce tortura di farvi vedere una mia creazione e in cui voi vi sentite in obbligo di complimentarvi con me per la mia bravura! Questo post sarà pieno di ironia, ma anche di riflessioni semiserie.

Allora, mi sento in obbligo morale di segnalarvi un blog, nel quale non troverete tutorial, non troverete foto di creazioni scintillanti e colorate, ma troverete un diario di vita semiserio, semiallegro e semispensierato. E' il blog di Wondermamma e le sue figlie in cui c'è da ridere, ma c'è anche da riflettere. Mi ritrovo molto nella vita di questa super mamma alle prese con tre figli e senza l'aiuto di un compagno. Mi ritrovo all prese con una fatica immane e anche con la solitudine di non poterla condividere.


Mi ritrovo nell'orgoglio di andare avanti a testa alta, mi ritrovo nella serenità (spero non solo apparente) dei nostri figli. Certo, io faccio meno fatica di lei, i miei figli sono un pò più grandi dei suoi, ma credo che le angosce, la tristezza, l'impotenza e la paura di non farcela che a volte mi  assale siano anche le sue. In questo periodo dell'anno poi con il Natale alle porte e queste immagini da Mulino Bianco propinate a destra e a manca in cui siamo tutti buoni e felici, in cui le famiglie sono unite da sentimenti di coesione, collaborazione e amore mi sento un tantinello depressa. Perchè mi chiedo dove sia l'amore durante il resto dell'anno, dov'è la fratellanza, dove il rispetto per le persone o per i propri cari dal 26 dicembre al natale dell'anno successivo? Dov'è la coerenza di chi affolla le chiese la sera della vigilia e sparisce nel nulla per un anno intero, o no, scusate, fino a Pasqua, sorry.


Credo di essere uscita un pò fuori tema, ma non importa, questa sono io, un pò svagata, un pò antipatica per il mio essere intransigente, responsabile, attaccata alle regole, più simile alla maestrina con la penna rossa in mano che ad una Mary Poppins. Questo post è per me e per quelle come me, che hanno avuto la sfortuna di scegliere come compagno della vita un *, un uomo senza *, frutto spesso di famiglie di *. E' per me e per quelle come me alle quali è capitato di spruzzarsi sotto le ascelle la lacca al posto del deorante, o di sentirsi spiaccicate al suolo dinanzi alle parole dei figli. Come quando l'altro giorno mio figlio aveva fame e mi ha chiesto qualcosa da mangiare. Gli ho proposto un pò di tiramisù fatto da me e lui mi ha detto che no, voleva qualcosa di buono! Qualcosa di buono??? Io che ero andata a comprare le uova feschissime, avevo montato le chiare a neve che più dure non si può, sbattuto lo zucchero con i tuorli, fatto il caffè (decaffeinato pure), preparato il tiramisù con tanto amore! Sapete che si mangiato il mostro? Wafers. Wafers zero fatica. E allora sai che c'è, ridamoci su e magari spendiamo un pò più di tempo per noi stesse, senza distruggerci di fatica e sensi di colpa, perchè poi alla fine si va avanti lo stesso. L'importante è che i figli  (i miei, per lo meno) siano come dei boomerang, vadano via si allontanino da me, ma alla fine tornini a casa, nel senso di casa mentale fatta di sentimenti veri, di affetto, di fatica, ma anche di sorrisi e risate. Come dico sempre a mia figlia, GAG  guarda, osserva e giudica...

Insomma, un abbraccio affettuoso a Wondermamma, che non conosco, non so neanche in quale parte di Italia sia dislocata, ma alla quale va il mio profondo ringraziamento, perchè mi fa sentire meno sola quando mi sembra di vivere in incubo infinito e perchè mi aiuta a guardare con ironia le mie faticose giornate. E se mai un giorno dovesse leggere questo post, mi scuso con lei perchè non riesco a capire un fico secchissimo su come si postino i commenti su spilnder. (Se qualcuno vuole aiutarmi, sia il benvenuto).

giovedì 3 dicembre 2009

Buoni propositi


E' passato tanto tempo dal mio ultimo post anche se non ho mai smesso di seguire il mondo fantastico dei blog che amo e che mi fanno perdere tra le loro pagine, così come non ho mai smesso, quando ho potuto, di lasciare qualche veloce commentino, perchè in fondo i commenti delle amiche, diciamo la verità, sono la nostra vera linfa. Altrimenti ci potremmo limitare a fotografare le nostre produzioni per una memoria storica fine a se stessa. Invece incontare l'approvazione o anche le critiche (costruttive, si auspica) è fonte di stimolo.


E non ho mai smesso di infilare perle e nastrini, ma come sempre, dimentico di fotografare o fotografo e mi accorgo di avere un'ammasso nebuloso di pixel indistinti che sarebbe veramente vergognoso pubblicare. E se poi la paccottoglia è volata già via diventa problematico aggiornare il blog. Ad ogni modo, siccome ho fatto una promessa a me stessa, e io sono una che rispetta la parola, sarò più presente e più ordinata (come regalo di compleanno mi sono anche comprata una cassettiera porta minuterie con  infiniti cassettini dove conservare le perline e i componenti). Come potrebbero i miei fans sopravvivere senza sapere cosa sto facendo o dove sono finita?! A tal riguardo ringrazio i ben 81 coraggiosi che hanno deciso di seguire le mie imprese e le mie peripezie e che mi riempiono di orgoglio e di autostima.
Ad ogni modo queste foto si riferiscono ad una collana ed un bracciale che ho infilato asseblando pezzi di altre collane, perle di ceramica, perline, nastrini e gros grein.
A prestissimo (è una promessa o anche una minaccia, scegliete voi)...

lunedì 16 novembre 2009

SPILLE

Navigando nel web, o meglio, perdendomi nei meandri dei meravigliosi blog, mi è capitato di essere attratta dalle spille di stoffa e di feltro.

Vorrei tanto segnalare i miei blog di ispirazione, ma mi capita spesso di perdermi come Arianna nel labirinto. Ma, meno furba di lei, so da dove parto ma non so mai dove arrivo



non so dove passo





perchè ovviamento non penso di srotolare il filo per tornare indietro.

Per cui chiedo scusa in anticipo a chi mi ha ispirato (ispirato, che parolone, manco fossi un'artista in erba...) per fare i fiori di stoffa.


Ad ogni modo bisogna fare tutti cerchietti di stoffa, meglio se con un po' di sintetico dentro e avvicinare con attenzione i bordi del cerchio alla fiamma di una candela per fare in modo che la stoffa si "accartocci" un pochino.


Mi raccomando di avere sempre i riflessi all'erta perchè si rischia sempre di vedere il petalo prendere fuoco all'improvviso. Si  sovrappongono poi i diversi perali e si fissano tra loro. Alcuni li ho decorati con bottoni molto vintage pescati dalla mia scatola magica, altri con perline e chips di vetro. Le foglie le ho realizzate zigzagando con la macchina da cucire. Che soddisfazione riuscire a usarla senza l'incubo di andare dritta per forza...


Per le spille di feltro il discorso è diverso. Diciamo che ho imitato pessimamente la fantasia di Roberta che mi delizia con le sue creazioni just-in time su Facebook.



Queste spille di feltro sono dedicate alla sua fantasia e alla sua generosità per la condivisione di idee e spunti, come se la sua fosse una missione per diffondere la manualità e la creatività.


A tale proposito ha proposto un candy proprio sulle sue fantastiche spille nel quale offre anche un tutorial. Ma questo già lo sapete sicuramente, visto che è anche amica della maggior parte di voi.

Io continuo con le spille perchè la sera mi rilasso con le forbici, anche perchè preferisco giocare con le pietre solo con la luce naturale. Volevo ringraziare anche molte di voi che ieri mi hanno fatto gli auguri di compleanno su Fb. Grazie di cuore, davvero.