domenica 25 novembre 2012

ANCHE UN QUADRATINO PUO' SERVIRE

 Ci sono a volte degli incontri fortunati, di combinazioni casuali del tutto inaspettate.

 
 Un pomeriggio come tanti e la decisione presa quasi su due piedi di incontrare delle amiche, conosciute per caso grazie al web e con le quali senti un'affinità particolare.

 Come sempre a casa di Stefania sono arrivata prima io

 perchè Matilda è sempre in ritardo, oggi per i compiti del figlio, domani perchè non ritrova la strada...


 Il pomeriggio è volato, tra chiacchiere, caffè e patatine, progetti vecchi e nuovi.

 Tutte e tre colpite da manie di accumulo possessivo-compulsivo che a volte ci fa sentire meno colpevoli se ci si libera di qualcosa semplicemente facendola traslocare in casa di qualcuno altrettanto maniaca che non avrebbe mai il coraggio di buttare nulla...

 Una busta piena di strani ritagli di seta dai colori cangiati e bellissimi, forse provenienti dai cascami di un cravattificio, prima regalate a Stefania e poi passate a me. Contrariamente a quanto avviene di solito, le stoffine non sono rimaste a decantare a lungo nel caos primordiale del mio laboratorio.

 Una colla spray (questa sì acquistata non so più quando, forse risalente al periodo del decoupage e rimasta inutilizzata per anni) per accoppiare tra loro seta e feltro,


Una delle più belle fustelle della Big shot che io possegga


 e vai di assemblaggi!

 Con i ritagli dei ritagli ho poi fustellato delle foglie.

 Accostare fantasie e colori è del tutto soggettivo.

 C'è chi adora colori e fantasie diverse,

 come me, per esempio...

 E chi invece preferisce qualcosa di più sobrio e meno vistoso.

L'importante è poter scegliere ciò che ci piace, senza condizionamenti o ditkat di nessuno.

Con questo progetto partecipo al concorso Opitec Big-Shot Cup

domenica 11 novembre 2012

BORSA DI FAMIGLIA

Avevo già iniziato qui a dare un'altra vita a dei capi di abbigliamento di 3/3 che non le entravano più ma che per un fatto affettivo non sono stata capace di regalare


Quando 3/3 era piccola la vestivo esattamente come piaceva a me e se li avessi trovati quei capi della mia taglia li avrei comprati anche per me...
 

 Adesso la teen-ager è cresciuta, abborre tutto quello che è colorato o che possiede anche un minimo dettaglio fuori luogo (secondo i suoi canoni, ovviamente...). Anche i maschi, ovviamente, ormai hanno i loro gusti sui quali è inutile farli ragionare.



La temperatura decisamente freddina dei giorni scorsi mi ha costretto a fare il cambio di guardaroba e ho deciso di eliminare molti di quegli abiti che stavano appesi da tempo senza vedere la luce del sole.


E allora, via al puzzle di famiglia! Ho tagliato una splendida maglia di 3/3 troppo bella per essere regalata, praticamente un quadro astratto vivente, tutta nastrini e ricami, alla quale ho tolto la cerniera, applicato qualche bottone per fermare i nastrini già presenti e applicato dei decori sugli spazi troppo bianchi.
 Una mia vecchissima gonna jeans bordeaux finalmente eliminata è finita sul retro,



ritagli di vari jeans e bermuda di 2/3 e 3/3 sono stati usati per fare i fianchi.
 La fodera proviene da un'altra gonna, le tasche dal davanti dei jeans dai quali avevo già espiantato le tasche posteriori, il bordo rinforzato che blocca l'anello per la tracolla dalla cucitura laterale degli stessi jeans.



Ritagli di pelle pescati nel pozzo dei 1000 ritagli sono finiti a decorare la tracolla, mai utilizzata, proveniente da una borsa di 3/3


e un bottone proveniente dalla mia collezione blocca la parte eccedente della tracolla regolabile. E' stato messo lì a testimoniare che so fare anche le asole con la mia macchina da cucire!

P.S. L'etichetta cucita in bella vista sta lì solo per dimostrare che la mia non è una borsa Desigual, ma solo un riciclo-decluttering a costo zero...