Single di ritorno è la bellissima definizione per chi come me, dopo anni (e anni) di matrimonio, da coppia ritorna individuo.
Capita a volte di scoprire che il progetto di vita che avevi sognato e nel quale avevi riposto le tue energie non coincida più con quello della persona che avevi scelto.
O magari scopri che non è che non coincida, forse l'obiettivo non è stato mai lo stesso, perchè accanto hai avuto un Fregoli, un Parolisi, un bugiardo patologico, un bambinio mai cresciuto o semplicemente un bip.
Una separazione, soprattutto quando ci sono dei figli di mezzo, è sempre una atroce sofferenza.
Ma può, anzi deve essere, momento di crescita e di rinascita. Per me così è stato.
Anche grazie alle mie passioni, alle mie amiche, al web, a me stessa.
La vera nuziale è un anello che mi è sempre piaciuto molto per la sua essenzialità e mi è dispiaciuto doverla toglierla, perchè non era più il simbolo che rappresentava.
E' stata anni in un angolino, ma poi mi sono detta che la fine del matrimonio non è stata colpa mia, la mia onestà e serietà non sono mai state messe in discussione e poi dal matrimonio sono nati tre figli. La fede è ancora mia al 50%.
E allora via il 50% mancante! Visto che rimango solo io, rimane con me solo la mia parte.
Grazie ad un amico orafo che mi ha assecondato, la fede è stata alleggerita dalla zavorra, cancellata l'iscrizione interna e diventata il mio balocco-brillocco!
La decoro quando mi va, come mi va, abbinando magari nastrini o perline alla mise della giornata.
O la trasformo in un improponibile solitario con una perla di legno e cordino fluorescente.
Questa è la mia preferita al momento: microsolitario fucsia.
La vita mi ha insegnato che la forza può essere trovata solo dentro di noi, magari appoggiandosi a stampelle più o meno temporanee, ma nessuno può volersi bene come noi stessi.
E allora un augurio a voi tutti: che qualunque sia la strada che la vita ha scelto per voi, la sappiate e la possiate affrontare con forza ed ironia. Perchè non c'è nessuno sulla faccia della terra che abbia il diritto di farci soffrire, perchè è nostro diritto essere felici, perchè a volta non si può non adeguarsi agli eventi, come canne al vento che si flettono, sono sbattute a destra e a manca, ma poi quando passa la bufera, ci si raddrizza verso il cielo splendente.