sabato 24 dicembre 2011

...PANT PANT

Anche quest'anno sono arrivata di corsa. Qualcuno temeva fossi sparita nel nulla, o colpita da catastrofici eventi.
 Invece ero solo alle prese con lo stress del Natale! Ho preparato regali home-made: diamine, dovevo pur usare il timbrino "Fatto in casa" comprato a Bologna, giusto per giustificare il fatto che le mie gite in fiera hanno un senso...
 Ho preparato biscotti, i cantuccini toscani che in Abruzzo chiamiamo tozzetti, anche se nelle buste, non so perchè, sono finiti in numero molto inferiore a quelli che ho sfornato...
 Ho essiccato e tritato erbe aromatiche e mescolate con sale per ottenere un profumatissimo preparato per arrosti, confezionato ad hoc in un vasetto spargispezie. Mi sono affidata alla ricetta di Annarita che non sbaglia mai un colpo!
 Fortunatamente sono riuscita a passare un pomeriggio sereno e divertente con due amiche del web. I loro doni (qui sopra il Babbo Natale e la sfera che apre il post) hanno trovato una perfetta collocazione in casa mia.
 Stamattina ho forato dei decori in legno che diverranno tag per i doni  che devo ancora impacchettare. Uno dei quali mi ha quasi tranciato una mano in un attimo di disattenzione: un cerottone alloggia sul palmo della mano sinistra. Ma che mi importa?! Io a Natale faccio l'ospite!

Buon Natale e tutti voi che passate di qui. Auguro a noi tutti serenità e benessere. Quello mentale, però. Che fa scalare le montagne, riempie di ottimismo e aiuta a trovare il coraggio nei momenti di difficoltà. Se poi il benessere economico dovesse mai decidere di bussare alla nostra porta, che sia il benvenuto!
In alto i calici: che il nostro bicchiere sia sempre mezzo pieno e mai mezzo vuoto!

martedì 29 novembre 2011

PENSIERI SCIOLTI

Sono stata contenta nel constatare, dai vostri commenti, che le riflessioni fatte sul mio ultimo post  non siano solo le mie. Ho anche sentito in un servizio al Tg che c'è una riscoperta del Made in Italy per i regali di Natale.
Su, forza, facciamoci impacchettare le nostre strenne da artigiani, fruttivendoli, librai. Rimettiamo in moto la nostra economia privilegiando colore che hanno più bisogno di altri di una boccata di  ossigeno.

 Cambiamo discorso. Anche quest'anno sono stata a Bologna al Mondo Creativo. Anche questa volta è stato divertente. A parte lo shopping è stato bello rivedere amiche di web e conoscerne di altre. Il viaggio questa volta è stato ancora più comodo delle altre volte: dall'autobus spartano da 16 posti della prima volta, siamo approdate ad un granturismo da 52 posti. Bravissime e puntuali le compagne di viaggio! Che, soddisfatte, già sono pronte a partecipare alla prossima fiera di primavera...


Il mio shopping è stato contenuto. Mi sono approvvigionata soprattutto di spilloni che nella mia città non riesco a trovare.

E mi sono sbizzarrita a decorarli. Vi risparmio le foto di tutta la produzione che è in fieri. Per le curiose potete guardare il mio album su picasa.

Questo è il mio pensiero  per la giornata di libera uscita. Sto facendo un corso avanzato di taglio e cucito ed io e la mia  macchina da cucire ultimamente andiamo d'accordo. Ma, soprattutto, mi trovo nella necessità di smaltire tonnellate di cuori in legno decisamente pink appartenenti originariamente ad una (in realtà più di una) ghirlanda comprata in un attacco compulsivo.




Saltando di palo in frasca, mi piace condividere delle belle iniziative che mi capita di trovare sul web. Non so come/dove (chiedo perdono se non riesco mai a ricordare le fonti), ho scovato questo sito, SOS LIBRI, dove è possibile acquistare a soli 3 euro l'uno dei libri usciti di produzione e destinati purtroppo al macero. Se tra i titoli  c'è qualcosa di nostro gradimento e interesse, è un modo per aggirare quella odiosa legge che impone lo sconto massimo dl 15% sulla vendita dei libri e che per i divoratori compulsivi di libri come me è stata una vera disdetta. L'unico vincolo è acquistare almeno 5  libri. La spedizione avviene con piego libri, ma devo dire che è stata celerissima.Questi sono i titoli che ho momentaneamente scelto: devo dire di essere una lettrice eclettica, tanto per non dire dissociata.


Saltando su un'altra frasca, sono iscritta ad alcuni siti di sondaggi on line che consentono di guadagnre col tempo buoni acquisto, buoni benzina o ricariche telefoniche.  Altri siti invece consentono la possibilità di testare dei prodotti e questi sono quelli che mi piacciono di più. Bisogna essere fortunati ad essere selezionati, ma ogni tanto capita anche a me. Soprattutto se il prodotto da testare è una crema antirughe della quale non è che ho bisogno (bugia), ma puntellare prima che tutto ceda è sempre meglio!
Ho ricevuto un megapacco di campioni d Boots Laboratories SERUM7 da distribuire ad amiche e parenti.
Per cui, amche care, venite a prendere un caffè. Oltre che le solite chiacchiere ci facciamo pure una spalmatina di cremine in compagnia. Conto di avere tra poco una pelle liscia e levigata come quella di un bambino.

Dimenticavo! La mia amica foodblogger Annarita, di Cucinalkemika, ha vinto il contest de "La cucina italiana" che si è svolto a Lucca. A lei i miei più sinceri complimenti, perchè è una persona speciale e se lo merita.

domenica 20 novembre 2011

RIPRENDIAMOCI L'ITALIA!

Io non sono razzista, non amo le discriminazioni. Mi piace la globalizzazione che abbatte confini e ti fa sentire cittadino del mondo. Mi piacciono le regole, ma solo se sono rispettate da tutti, altrimenti si rischia di diventare fessi, di essere prevaricati e annientati.


Quando sono arrivati gli empori cinesi, pieni di oggetti improponibili, introvabili e sul filo del kitsch, ogni tanto ci andavo a fare una capatina. Ma ora ci vado sempre meno, sia perchè quello che ho comprato in un momento compulsivo magari si è rotto ancora prima di tornare a casa, sia perchè ho imparato a comprare meno e possibilmente solo il necessario, ma sia perchè ho iniziato ad osservare le cose con un'altra ottica.

Mi sono capitate due cose poco tempo fa. La prima è che sono entrata in un grande emporio cinese e mi sono sentita soffocare da un'odore acre che mi ha preso alla gola: non so se fosse disinfettante o odore di vernici o di non so cosa, ma sicuramente ricordava prodotti tossici. Sono dovuta uscire per poter respirare.

La seconda è che sono andata (ovvero pensavo di andare) in un negozio storico di bricolage che si trova nella mia città. Punto di ritrovo per i bricoleur, fornitissimo di legno da taglio, di minuteria, vernici, ma anche di carte per il decoupage e pennelli. All'interno la sorpresa che mi ha colto è stata terribile. Il negozio si è trasformato anch'esso in un emporio cinese. C'è ancora un pò di materiale "storico" sugli scaffali, probabilmente compreso nell'acquisto del negozio. Il taglio del legno c'è ancora, ma vedere le tavole da taglio tra cineserie fosforescenti, mi fa pensare che stia lì fino all'esaurimento. E vedere alcuni dipendenti del vecchio negozio con le felpe con su scritto Sol levante, mi ha fatto male al cuore. 
Moltissimi negozi della mia città hanno abbassato le saracinesche e spesso sono stati sostituti da questi obbrobri commerciali. C'è crisi, sono d'accordo, cerchiamo di risparmiare tutti sul risparmiabile, ma almeno non risparmiamo sul cervello.  Ci stanno colonizzando e noi non facciamo niente, non ci opponiamo, continuiamo a comprare vestiti di plastica con cuciture discutibili senza preoccuparci di pensare che magari sono stati cuciti da bambini dell'età dei nostri figli o da lavoratori senza tutela. Ormai lo sappiamo: non possiamo essere certi che nelle nazioni che invadono con le loro merci il nostro mercato vengano rispettati  i diritti dei lavoratori o vengano utilizzati  prodotti o vernici non tossici.

E allora, anche per la riflessione che ha suscitato in me un invito su Fb in tal senso ("Compriamo i regali di Natale da piccoli imprenditori, dalla bottega dell'artigiano, dal vicino che tira avanti col proprio negozio, dall'amica che crea oggetti unici, da chi resiste alla globalizzazione nei nostri territori ...... Facciamo in modo che i nostri soldi arrivino a gente comune che ne ha bisogno e non alle multinazionali e ai grossi imprenditori che sottopagano i dipendenti e delocalizzano le imprese all'altro capo del mondo. Così facendo più persone potranno vivere un Natale felice."), approfittiamo del Natale per riprenderci in mano la nostra nazione e la nostra economia. Impegnamoci tutti a comprare italiano. Dall'amica o dalla conoscente che fa braccialetti, dalla signora che produce marmellate, dai cesti di prodotti freschi comprati dall'ortolano, dal negozietto di nicchia, compriamo italiano, leggiamo le etichette. Valorizziamo le nostre abilità, facciamo circolare la moneta all'interno del nostro territorio. Cerchiamo di aiutare chi ne ha veramente bisogno senza arricchire chi si è arricchito sulle nostre spalle per anni, abbattendo i profitti delle multinazionali, facendo capire ai grandi stilisti che i loro prezzi non hanno nessuna giustificaione economica. E se proprio dobbiamo comprare un vestito cinese, almeno compriamolo da un negoziante italiano, che paga (speriamo) le sue tasse in Italia e che rispende i suoi soldi in Italia.

E ricordiamo che non è il valore di un regalo che determina l'intensità dell'affetto. Riflettiamo sulle nostre azioni. Rifettiamo sul fatto che ci stiamo facendo colonizzare senza battere ciglio ma che ne stiamo già pagando le conseguenze. 

Guardiamoci intorno e impariamo a pensare.


venerdì 11 novembre 2011

MI SONO FATTA UNA BORSA

Ognuno ha le sue manie e le sue passioni. Ad esempio mi piacciono i ritagli di pelle che, se troppo piccoli per fare altro possono essere anche usati per farne un collage da fermare con la macchina da cucire. La macchina da cucire... è stata comprata quando è nato 1/3 perchè mi immaginavo a fargli corredini, tende con volant e vestitini. Sono passati in realtà 18 anni e diciamo che è ...ancora nuova. 


Mi piacciono i tappetini, quelli da cucina, che a volte hanno dei colori bellissimi.








Mi piacciono le passamanerie, anche se magari comprarne a rotolate non è sempre una furbata, soprattutto quando ne compri più d'una...

Mi piacciono le stoffe e le etichette e mi piace riciclare.

 Riciclare ad esempio dei moschettoni tolti ad una cinta già usata per farne una collana e usati qui per rimpicciolire i laterali della borsa,
 riciclare ritagli di pelle da cucire a loro volta su ritagli di stoffa jeans

 
o delle plasticosissime cinte intrecciate per farne manici da rivestire.


 
 Mi piace un sacco fustellare con la Big-shot magari per farne fiori con cui nascondere delle cuciture non proprio ortodosse.

Dalle alchimie e dai mescolamenti è uscita fuori questa borsa molto Mary Poppins, per dimensioni. Dentro è stata rivestita con stoffa damascata sulla quale ho cucito anche delle tasche strategiche.


Al solito le mie foto sono migliorabilissime, mi sarebbe davvero piaciuto rendere al meglio i colori caldi della borsa, molto foglie autunnali nelle varie gradazioni cromatiche. Mi piace questa sportona over-size, anche perchè mi ha aiutato nello scopo principale di declutterare un pò il mio antro dei materiali. Devo o non devo andare a Bologna a fare danni?!

L'idea di questa borsa mi è venuta dopo aver visto le splendide borse di Pamphlet. Ovviamente non sono riuscita nemmeno lontanamente a raggiungere la loro bellezza, ma come primo (e temo unico) esperimento posso ritenermi soddisfatta.

sabato 5 novembre 2011

SPILLONI (vodoo?!)

Ogni tanto mi parte l'embolo e divento monotematica


 Questo è il periodo delle spille in tutte le salse e in tutti i colori.


 Complice un incontro fortunato con una spacciatrice di magline, nel cui laboratorio (più disordinato del mio il che è tutto dire) mi perdo tra fantasie splendide e colorate andando via con ritagli per lei inutili ma per me preziosi come gioielli,


 sono nati questi spilloni da sciarpa o da maglia o da giacca, cappotto, borsa o rito Vodoo che è meglio.

 Magari avessero il potere magico di bucare i palloni gonfiati e farli volteggiare in cielo come palloncini impazziti fino a vederli scomparire all'orizzonte...


 E laddove non arrivano il feltro stagionato o le magline (per samltire la scorta dei ritagli sottratti non bastetrebbero 8 vite), arrivano quei filati orrrrrrrrrrrrribili a pompomcini che hanno invaso il mondo un paio di anni fa e che io ho acquistato anche loro in quantità industriali. Avvolti e bloccati brutalmente intorno all'anima di metallo, fanno la loro bella figura!


 Tra poco ci sarà a Bologna la fiera del Mondo Creativo. Gli spilloni li avevo comprati lì non ricordo più nemmeno se ad aprile o  a novembre scorso e mi sono sentita in obbligo morale verso me stessa usarli prima di dedicarmi allo shopping compulsivo di qualcos'altro.

 Perchè a me a me capita spesso di essere appagata anche solo dal possedere qualcosa, come se avere tutto ciò che mi serve acquieta la mia voglia di fare.
Mi ritrovo così con la casa piena di oggetti o materiali "in fieri" che rimangono allo stato grezzo fino a quando un senso di colpa smodato e incontenibile mi impone di usare ciò che ho già prima di comprare qualcosa di nuovo.


E ora qualche nota di servizio:
La camicia fuggiasca ha sventolato arrotolata sul pino per una decina di giorni, resistendo a bufere di vento e acquazzoni. E' stata alla fine recuperata grazie a 2/3 che si è inerpicato su una scala e armato di levaragnatele telescopico allungabile fino a 4 metri, con pazienza e perizia è riuscito a recuperare la tapina. 

Il pullman per Il Mondo Creativo (partenza 18 novembre, venerdì) è al completo: abbiamo prenotato quello da 36 posti. Ma, essendo la differenza tra questo e quello da 50 posti risibile, se qualcun'altra volesse aggregarsi, basta che lo dica. Ovviamente con un pò di anticipo perchè miracoli nonostante siamo capacissime di farne, non li vogliamo fare :)

Aderisco alla campagna indetta da Verdesalvia Salvia for President
Io mi sono offerta come componente dell'esecutivo a uno qualunque dei ministeri: credo in qualità di casalinga a tempo pieno separata con numerosa prole, di aver acquisito sul campo competenze specifiche e approfondite in management aziendal-familiare, ottimizzazione di risorse, conoscenze di tempi e metodi, budget di breve, medio e lungo periodo sicuramente superiori a quelle di questi quattro governati che ci hanno portato sull'orlo del baratro...

Dulcis in fundo, sto per entrare ufficialmente nell'ultimo anno prima dei 50. E non sono affatto preoccupata. Sarà grave?!




giovedì 27 ottobre 2011

NON CE LA POSSO FARE

Non ce la posso fare. 
Ce la devo fare. 
Non ce la posso fare. 
Ce la devo fare.


Ogni giorno che ha fatto Iddio, ogni minuto che ha fatto Iddio, questa cantilena mi rimbalza nella testa. Me la ripeto in continuazione, giorno dopo giorno. Ci sono giornate, come oggi, in cui la malinconia mi assale ancora più forte, forse perchè la stanchezza è tanta e perchè in tribunale oggi ho constatato ancora una volta quanto si possa diventare meschini quando svanisce il sentimento che pur ha legato due persone per moltissimi anni.

Ogni giorno miracolosamente, manco fossi Marchionne, incastro perfettamente le incombenze quotidiane: accompagnamento forzato di 1, 2 e 3 in 3 scuole diverse in orari leggermente sfalzati (8.10  - 8.15 e 8.30). Recupero alla fine delle lezionicosì ripartite: 1/3 uscita alle 13 e 15 tranne il martedì e venerdì alle 14.15. 2/3 uscita alle 13.10 il lunedì e il venerdì, alle 13.50 il martedì, mercoledì e giovedì, alle 12.10 il sabato. 3/3 uscita alle 13.30

Ci vogliamo mettere la spesa, la pulizia della casa, le lavatrici da stendere, le incombenze amministrative che non mancano mai, i colloqui con i professori, il corso di taglio e cucito?!

E il pomeriggio le attività sportive di 2/3 e 3/3 in giorni sfalzati e la fisioterapia di 1/3 incastrata nei secondi liberi?! E i compiti da controllare e a volte da supportare?! E le riunioni pomeridiane a scuola, magari in contemporanea senza il dono dell'ubiquità?


Ce la devo fare, ce la voglio fare.
Ma a volte non mi rimane molto tempo per me, per le mie pietre, i miei fili, le mie idee. Il mio laboratorio sembra essere  stato devastato da un tornado tropicale tanto è disordinato perchè non riesco a metterlo a posto e a consumare le tonnellate di materiale che contiene. 
Ma considerando che devo ancora fare il cambio di guardaroba e che nel mio armadio pendono ancora i prendisole non mi sembra una priorità.

Questa spilla è un pò come me in questo momento: rosso passione per la mia famiglia per la quale sopporterei qualunque fatica
e nero carbone, come il profondo risentimento che provo per gli idioti che ho incontrato nel mio percorso di vita, per i parenti degli idioti che ho incontrato nel mio percorso di vita, per quelle persone che pensano sempre di avere più problemi dei miei, per quelle persone che con mezzo figlio sembra che abbiano ripopolato il mondo, per quello persone che considerano la tua vita una vita di merda o una vita fallita, per quelle persone che pensano che tu sia nata solo per provare invidia per le loro "capacità". per le loro "famiglie" per il loro "status".


Oggi sono rossa e nera, ma domani sono certa che tornerò colorata, ipercolorata. Perchè a volte mi sale un pò di sconforto, ma poi mi guardo alle spalle le montagne che ho già scalato e sono certa che anche se la pianura o la discesa dovessero finire, sono in grado di scalarne ancora. 

venerdì 7 ottobre 2011

Sob, è quasi autunno!

 La temperatura si è decisamente abbassata, oggi direi fin troppo.


Da una giornata quasi primaverile, all'improvviso si è scatenata una bufera con raffiche di vento e pioggia battente. E io odio la piaggia e il freddo.

 E giusto per rendersi più simpatica, la stagione, una folata più forte delle altre ha rapito la mia nuova camicia floreale stile tappezzeria inglese stesa in mattinata ad asciugare (quando il sole splendeva e io giravo in canotta e ombelico di fuori) e l'ha fatta librare nell'aria come un aliante. Ed è stato così che io e i miei figli sotto la pioggia battente, armati di ombrelli e felpe abbiamo fatto la guardia alla camicia rintracciata (dopo lunghe ricerche nei dintorni) sui rami alti di un pino sotto casa, in attesa che qualcosa accadesse, tipo che la camicia decidesse di trasformarsi in boomerang o che un uccello di passaggio caritatevole la disincagliasse. Bhè, qualcosa non è accaduto e la camicia è ancora appollaiata lassù. Domani vedremo...
 

Visto che purtroppo  l'autunno è arrivato, mio malgrado ogni tanto mi sento costretta a virare verso colori più caldi e meno accesi.


Nasce così questa collana, con le mie bellisime pietre in ceramica, intervallate da ritagli di jeans e nastri, nei toni del marrone e blu-turchese.


Questo invece è il manichino che mi sono regalata (in realtà che mi hanno regalato, visto l'inezia che mi è costato...). Ha una taglia baby, ma è perfetto per fotografarci le mie chincaglie. Temo che lo vedrete spesso.


COMUNICAZIONE DI SERVIZIO:
 Anche questanno stiamo organizzando  un pulmino o pullman) per il Mondo creativo di Bologna per il 18 novembre, venerdì. Come al slito, partenza Chieti Pescara. Chi fosse interessata, please, mi contatti. Astenersi antipatiche e presuntuose.


domenica 25 settembre 2011

NERO E BLU O BLU E NERO?

Come in un'altra circostanza, ogni tanto capita che qualcuna mi chieda degli accessori da abbinare a vestiti.



Questa volta mi è sono stati chieste una collana e un paio di orecchini da abbinare ad un top iperperlinoso.



D. mi ha chiesto esplicitamente quel tipo di collana. Ma chi orecchini li vorrà blu e neri


o neri e blu?


 
 
Aggiornamento
Nel mio post precedente avevo parlato di un mio (ex) disagio relativamente al  comportamento a me del tutto incomprensibile di una amica (?!) blogger. Orbene, ha deciso di depennarmi e di bloccare il suo profilo su Facebook, così come ha fatto peraltro con altre persone "dissenzienti", senza proferire alcuna parola. A questo punto la risposta al sondaggio è una sola:
CONIGLIA MALEDUCATA

giovedì 15 settembre 2011

AUTUNNO E VOLI PINDARICI



Le scuole di 1, 2 e 3 hanno riaperto i battenti e io, finalmente, nonostante l'incombenza del "servizio scuolabus" mi sono riappropriata di orari più umani e regolari.

E io, finalmente, sono tornata ai miei vecchi amori.


Sondaggio:
Se guardo la mia vita e la mia persona, posso dire, senza timore di essere smentita, di essermi sempre comportata correttamente, di essere sempre stata onesta e sincera (magari a volta un pò rude, lo ammetto, ma sincera) e, soprattutto, di aver cercato il confronto con le persone che la pensano in modo differente dal mio perchè non mi vergogno di chiedere scusa, se mi accorgo di aver sbagliato  e perchè le diversità di vedute aiutano a crescere e a migliorarsi.

Orbene, se ad una persona che reputavi tua amica mandi una mail per chiederle spiegazioni per alcuni comportamenti poco chiari, cercando un confronto leale e aperto e non ricevi da lei alcuna risposta, cosa pensi?
  • non ha ricevuto la tua mail
  • ti ignora perchè ti considera alla stregua di una cacchetta di mosca
  • è stata colpita da una malattia neurovegetativa che le impedisce di scriveri
  • è così convinta di avere ragione che neanche se dovessi consumarti le gambe fino alle rotuole a furia di strisciare ai suoi piedi ti degnerebbe il un solo minuto del suo prezioso tempo
  • è solo una gran cafona
  • presumibilmente è solo una coniglia
  • ha deciso di circondarsi solo di yes-woman
Io una risposta me la sono data, ma voi come la pensate?! Comunque la pensiate l'educazione, per me, è una cosa basilare nei rapporti tra le persone e, soprattutto, non può essere univoca.