martedì 29 novembre 2011

PENSIERI SCIOLTI

Sono stata contenta nel constatare, dai vostri commenti, che le riflessioni fatte sul mio ultimo post  non siano solo le mie. Ho anche sentito in un servizio al Tg che c'è una riscoperta del Made in Italy per i regali di Natale.
Su, forza, facciamoci impacchettare le nostre strenne da artigiani, fruttivendoli, librai. Rimettiamo in moto la nostra economia privilegiando colore che hanno più bisogno di altri di una boccata di  ossigeno.

 Cambiamo discorso. Anche quest'anno sono stata a Bologna al Mondo Creativo. Anche questa volta è stato divertente. A parte lo shopping è stato bello rivedere amiche di web e conoscerne di altre. Il viaggio questa volta è stato ancora più comodo delle altre volte: dall'autobus spartano da 16 posti della prima volta, siamo approdate ad un granturismo da 52 posti. Bravissime e puntuali le compagne di viaggio! Che, soddisfatte, già sono pronte a partecipare alla prossima fiera di primavera...


Il mio shopping è stato contenuto. Mi sono approvvigionata soprattutto di spilloni che nella mia città non riesco a trovare.

E mi sono sbizzarrita a decorarli. Vi risparmio le foto di tutta la produzione che è in fieri. Per le curiose potete guardare il mio album su picasa.

Questo è il mio pensiero  per la giornata di libera uscita. Sto facendo un corso avanzato di taglio e cucito ed io e la mia  macchina da cucire ultimamente andiamo d'accordo. Ma, soprattutto, mi trovo nella necessità di smaltire tonnellate di cuori in legno decisamente pink appartenenti originariamente ad una (in realtà più di una) ghirlanda comprata in un attacco compulsivo.




Saltando di palo in frasca, mi piace condividere delle belle iniziative che mi capita di trovare sul web. Non so come/dove (chiedo perdono se non riesco mai a ricordare le fonti), ho scovato questo sito, SOS LIBRI, dove è possibile acquistare a soli 3 euro l'uno dei libri usciti di produzione e destinati purtroppo al macero. Se tra i titoli  c'è qualcosa di nostro gradimento e interesse, è un modo per aggirare quella odiosa legge che impone lo sconto massimo dl 15% sulla vendita dei libri e che per i divoratori compulsivi di libri come me è stata una vera disdetta. L'unico vincolo è acquistare almeno 5  libri. La spedizione avviene con piego libri, ma devo dire che è stata celerissima.Questi sono i titoli che ho momentaneamente scelto: devo dire di essere una lettrice eclettica, tanto per non dire dissociata.


Saltando su un'altra frasca, sono iscritta ad alcuni siti di sondaggi on line che consentono di guadagnre col tempo buoni acquisto, buoni benzina o ricariche telefoniche.  Altri siti invece consentono la possibilità di testare dei prodotti e questi sono quelli che mi piacciono di più. Bisogna essere fortunati ad essere selezionati, ma ogni tanto capita anche a me. Soprattutto se il prodotto da testare è una crema antirughe della quale non è che ho bisogno (bugia), ma puntellare prima che tutto ceda è sempre meglio!
Ho ricevuto un megapacco di campioni d Boots Laboratories SERUM7 da distribuire ad amiche e parenti.
Per cui, amche care, venite a prendere un caffè. Oltre che le solite chiacchiere ci facciamo pure una spalmatina di cremine in compagnia. Conto di avere tra poco una pelle liscia e levigata come quella di un bambino.

Dimenticavo! La mia amica foodblogger Annarita, di Cucinalkemika, ha vinto il contest de "La cucina italiana" che si è svolto a Lucca. A lei i miei più sinceri complimenti, perchè è una persona speciale e se lo merita.

domenica 20 novembre 2011

RIPRENDIAMOCI L'ITALIA!

Io non sono razzista, non amo le discriminazioni. Mi piace la globalizzazione che abbatte confini e ti fa sentire cittadino del mondo. Mi piacciono le regole, ma solo se sono rispettate da tutti, altrimenti si rischia di diventare fessi, di essere prevaricati e annientati.


Quando sono arrivati gli empori cinesi, pieni di oggetti improponibili, introvabili e sul filo del kitsch, ogni tanto ci andavo a fare una capatina. Ma ora ci vado sempre meno, sia perchè quello che ho comprato in un momento compulsivo magari si è rotto ancora prima di tornare a casa, sia perchè ho imparato a comprare meno e possibilmente solo il necessario, ma sia perchè ho iniziato ad osservare le cose con un'altra ottica.

Mi sono capitate due cose poco tempo fa. La prima è che sono entrata in un grande emporio cinese e mi sono sentita soffocare da un'odore acre che mi ha preso alla gola: non so se fosse disinfettante o odore di vernici o di non so cosa, ma sicuramente ricordava prodotti tossici. Sono dovuta uscire per poter respirare.

La seconda è che sono andata (ovvero pensavo di andare) in un negozio storico di bricolage che si trova nella mia città. Punto di ritrovo per i bricoleur, fornitissimo di legno da taglio, di minuteria, vernici, ma anche di carte per il decoupage e pennelli. All'interno la sorpresa che mi ha colto è stata terribile. Il negozio si è trasformato anch'esso in un emporio cinese. C'è ancora un pò di materiale "storico" sugli scaffali, probabilmente compreso nell'acquisto del negozio. Il taglio del legno c'è ancora, ma vedere le tavole da taglio tra cineserie fosforescenti, mi fa pensare che stia lì fino all'esaurimento. E vedere alcuni dipendenti del vecchio negozio con le felpe con su scritto Sol levante, mi ha fatto male al cuore. 
Moltissimi negozi della mia città hanno abbassato le saracinesche e spesso sono stati sostituti da questi obbrobri commerciali. C'è crisi, sono d'accordo, cerchiamo di risparmiare tutti sul risparmiabile, ma almeno non risparmiamo sul cervello.  Ci stanno colonizzando e noi non facciamo niente, non ci opponiamo, continuiamo a comprare vestiti di plastica con cuciture discutibili senza preoccuparci di pensare che magari sono stati cuciti da bambini dell'età dei nostri figli o da lavoratori senza tutela. Ormai lo sappiamo: non possiamo essere certi che nelle nazioni che invadono con le loro merci il nostro mercato vengano rispettati  i diritti dei lavoratori o vengano utilizzati  prodotti o vernici non tossici.

E allora, anche per la riflessione che ha suscitato in me un invito su Fb in tal senso ("Compriamo i regali di Natale da piccoli imprenditori, dalla bottega dell'artigiano, dal vicino che tira avanti col proprio negozio, dall'amica che crea oggetti unici, da chi resiste alla globalizzazione nei nostri territori ...... Facciamo in modo che i nostri soldi arrivino a gente comune che ne ha bisogno e non alle multinazionali e ai grossi imprenditori che sottopagano i dipendenti e delocalizzano le imprese all'altro capo del mondo. Così facendo più persone potranno vivere un Natale felice."), approfittiamo del Natale per riprenderci in mano la nostra nazione e la nostra economia. Impegnamoci tutti a comprare italiano. Dall'amica o dalla conoscente che fa braccialetti, dalla signora che produce marmellate, dai cesti di prodotti freschi comprati dall'ortolano, dal negozietto di nicchia, compriamo italiano, leggiamo le etichette. Valorizziamo le nostre abilità, facciamo circolare la moneta all'interno del nostro territorio. Cerchiamo di aiutare chi ne ha veramente bisogno senza arricchire chi si è arricchito sulle nostre spalle per anni, abbattendo i profitti delle multinazionali, facendo capire ai grandi stilisti che i loro prezzi non hanno nessuna giustificaione economica. E se proprio dobbiamo comprare un vestito cinese, almeno compriamolo da un negoziante italiano, che paga (speriamo) le sue tasse in Italia e che rispende i suoi soldi in Italia.

E ricordiamo che non è il valore di un regalo che determina l'intensità dell'affetto. Riflettiamo sulle nostre azioni. Rifettiamo sul fatto che ci stiamo facendo colonizzare senza battere ciglio ma che ne stiamo già pagando le conseguenze. 

Guardiamoci intorno e impariamo a pensare.


venerdì 11 novembre 2011

MI SONO FATTA UNA BORSA

Ognuno ha le sue manie e le sue passioni. Ad esempio mi piacciono i ritagli di pelle che, se troppo piccoli per fare altro possono essere anche usati per farne un collage da fermare con la macchina da cucire. La macchina da cucire... è stata comprata quando è nato 1/3 perchè mi immaginavo a fargli corredini, tende con volant e vestitini. Sono passati in realtà 18 anni e diciamo che è ...ancora nuova. 


Mi piacciono i tappetini, quelli da cucina, che a volte hanno dei colori bellissimi.








Mi piacciono le passamanerie, anche se magari comprarne a rotolate non è sempre una furbata, soprattutto quando ne compri più d'una...

Mi piacciono le stoffe e le etichette e mi piace riciclare.

 Riciclare ad esempio dei moschettoni tolti ad una cinta già usata per farne una collana e usati qui per rimpicciolire i laterali della borsa,
 riciclare ritagli di pelle da cucire a loro volta su ritagli di stoffa jeans

 
o delle plasticosissime cinte intrecciate per farne manici da rivestire.


 
 Mi piace un sacco fustellare con la Big-shot magari per farne fiori con cui nascondere delle cuciture non proprio ortodosse.

Dalle alchimie e dai mescolamenti è uscita fuori questa borsa molto Mary Poppins, per dimensioni. Dentro è stata rivestita con stoffa damascata sulla quale ho cucito anche delle tasche strategiche.


Al solito le mie foto sono migliorabilissime, mi sarebbe davvero piaciuto rendere al meglio i colori caldi della borsa, molto foglie autunnali nelle varie gradazioni cromatiche. Mi piace questa sportona over-size, anche perchè mi ha aiutato nello scopo principale di declutterare un pò il mio antro dei materiali. Devo o non devo andare a Bologna a fare danni?!

L'idea di questa borsa mi è venuta dopo aver visto le splendide borse di Pamphlet. Ovviamente non sono riuscita nemmeno lontanamente a raggiungere la loro bellezza, ma come primo (e temo unico) esperimento posso ritenermi soddisfatta.

sabato 5 novembre 2011

SPILLONI (vodoo?!)

Ogni tanto mi parte l'embolo e divento monotematica


 Questo è il periodo delle spille in tutte le salse e in tutti i colori.


 Complice un incontro fortunato con una spacciatrice di magline, nel cui laboratorio (più disordinato del mio il che è tutto dire) mi perdo tra fantasie splendide e colorate andando via con ritagli per lei inutili ma per me preziosi come gioielli,


 sono nati questi spilloni da sciarpa o da maglia o da giacca, cappotto, borsa o rito Vodoo che è meglio.

 Magari avessero il potere magico di bucare i palloni gonfiati e farli volteggiare in cielo come palloncini impazziti fino a vederli scomparire all'orizzonte...


 E laddove non arrivano il feltro stagionato o le magline (per samltire la scorta dei ritagli sottratti non bastetrebbero 8 vite), arrivano quei filati orrrrrrrrrrrrribili a pompomcini che hanno invaso il mondo un paio di anni fa e che io ho acquistato anche loro in quantità industriali. Avvolti e bloccati brutalmente intorno all'anima di metallo, fanno la loro bella figura!


 Tra poco ci sarà a Bologna la fiera del Mondo Creativo. Gli spilloni li avevo comprati lì non ricordo più nemmeno se ad aprile o  a novembre scorso e mi sono sentita in obbligo morale verso me stessa usarli prima di dedicarmi allo shopping compulsivo di qualcos'altro.

 Perchè a me a me capita spesso di essere appagata anche solo dal possedere qualcosa, come se avere tutto ciò che mi serve acquieta la mia voglia di fare.
Mi ritrovo così con la casa piena di oggetti o materiali "in fieri" che rimangono allo stato grezzo fino a quando un senso di colpa smodato e incontenibile mi impone di usare ciò che ho già prima di comprare qualcosa di nuovo.


E ora qualche nota di servizio:
La camicia fuggiasca ha sventolato arrotolata sul pino per una decina di giorni, resistendo a bufere di vento e acquazzoni. E' stata alla fine recuperata grazie a 2/3 che si è inerpicato su una scala e armato di levaragnatele telescopico allungabile fino a 4 metri, con pazienza e perizia è riuscito a recuperare la tapina. 

Il pullman per Il Mondo Creativo (partenza 18 novembre, venerdì) è al completo: abbiamo prenotato quello da 36 posti. Ma, essendo la differenza tra questo e quello da 50 posti risibile, se qualcun'altra volesse aggregarsi, basta che lo dica. Ovviamente con un pò di anticipo perchè miracoli nonostante siamo capacissime di farne, non li vogliamo fare :)

Aderisco alla campagna indetta da Verdesalvia Salvia for President
Io mi sono offerta come componente dell'esecutivo a uno qualunque dei ministeri: credo in qualità di casalinga a tempo pieno separata con numerosa prole, di aver acquisito sul campo competenze specifiche e approfondite in management aziendal-familiare, ottimizzazione di risorse, conoscenze di tempi e metodi, budget di breve, medio e lungo periodo sicuramente superiori a quelle di questi quattro governati che ci hanno portato sull'orlo del baratro...

Dulcis in fundo, sto per entrare ufficialmente nell'ultimo anno prima dei 50. E non sono affatto preoccupata. Sarà grave?!