Happy new year! Finalmente l'annus horribilis è terminato, anche se non è affatto certo che questo appena entrato sia migliore di quello appena svampato! Certo è che quest'anno 3/3 diverrà a breve teen-agers (le 13enni temo siano peggio dei 13enni) con tutti gli annessi e connessi, io festeggerò le nozze d'argento con la mia laurea (che giace praticamente intonsa e impolverata non so dove): festeggerò quelle, visto che il matrimonio è bello che svampato prima della ricorrenza, e i 50 anni a fine anno. Insomma, non avrò di che stare allegra...
Oltretutto sono anni ormai che a cavallo del Capodanno devo compiere il rito della compilazione obbligatoria del calendario che mi aiuta a ricordare impegni, scadenze e compleanni.
Ormai la memoria è bella che svampata e se non ci fosse il calendario a ricordarmi gli impegni! Sempre che mi ricordi di leggerlo...
C'è stato un periodo della mia vita, in cui mi ero dedicata anima e colla al decoupage: i quadri dell'overture fanno parte di quel periodo e ingentiliscono una colonna della zona notte.
E in quel periodo ho acquistato carte e colori, colle e pennelli. Ovviamente in quantità spropositate. E che ora giacciono inutilizzate.
Ma devo o non devo declutterare? E allora qualche ritaglio incollato per nascondere la pubblicità rende un calendario meno anonimo. Frutta in cucina e tenero corteggiamento per la camera di 3/3 che qui sotto è in bella mostra accanto ad un portapenne in legno decorato da me all'epoca della carta e colla.
Il fatto che sia stata mia figlia a chiedermelo è di per sè inquietante, visto che lei aborrisce quasi tutto quello che faccio.
La morale, allora, è che, in fondo ci può sempre essere una sorpresa, una scoperta, un cambio di programma che ci rallegra.
Vi auguro che questo nuovo anno sia pieno di sorrisi ma anche pieno di forze inaspettate da usare quando la vita ci metterà (sicuramente...) alla prova. Vi auguro di incontare solo belle persone, ma anche e soprattutto, di allontanare quelle negative, di avere il coraggio di pretendere rapporti sinceri.
Questo, per lo meno, è il mio desiderio più grande.