

Ci sono delle situazioni in cui, a volte, credo ciecamente nella legge di Marphy, la quale, per i pochi fortunati che non la conoscono, recita così: "Se qualcosa può andar male lo farà." Non bastava che la macchinetta fotografica si guastasse, che, spedita diligentemente con pacco celere per Torino, facesse prima un tour a Catania e poi sostasse per un pò a Reggio Emilia prima di arrivare dopo 10 giorni a destinazione. Sabato, dopo aver deciso dopo settimane di fare colazione con un thè verde, non ho trovato meglio da fare che versarlo sulla tastiera del mio notebook che è praticamente morto. Dentro c'erano foto, documenti importantissimi, sigh sigh sigh. Confido nel mio tecnico di fiducia, ma il fatto che non mi abbia ancora chiamato mi induce a pensare che le notizie non siano affatto buone. Io incrocio le dita, ma 'sto Marphy mi perseguita da un pò. A volte mi sembra di portare una nuvoletta nera al guinzaglio sopra la mia testa, sola in un cielo limpido. Pazienza, io continuo a pensare positivo, magari la sfiga si accanisce con qualcuno più sfigato di me...
Nei giorni precedenti io e il mio papà, con la collaborazione straordinaria di mio figlio 1/3 abbiamo tagliato l'erba per rendere meno selvaggio il giardino. Il risultato è stato discreto, direi, nonostante l'eterna lotta con il trifoglio, la gramigna e ogni genere di infestanti.