lunedì 26 aprile 2010

Il MIO PREMIO (2)

Qualche tempo fa avevo partecipato al Blog Candy di Amrita. E con grande sorpresa lo avevo vinto. Sorpresa perchè avevo appena vinto quello di Scarabocchio e poi ho vinto anche quello di Guja, nonchè quello de Il filo magico



E allora ho pensato che forse la sfiga mi avesse abbandonato, che dopo tante lacrima e sangue la fortuna si fosse ricordata di me, o meglio che la sfiga fosse andata a farsi un giro da un'altra parte, dove magari colpendo avrebbe fatto anche del bene, una sorta di "punizione divina" insomma.

Ho ricevuto con gioia e con notevole ritardo il mio premio. E lo dico sorridendo perchè Amrita è così. Un vulcano in movimento, combattuta tra lo sconforto e la consapevolezza di potercela fare e poi non ha mai tempo per fare tutto quello che vorrebbe. Non ricordo neanche più come e quando le nostre strade virtuali si sono incontrate, ma mi è stata simpatica da subito, con quel modo di scrivere così contorto che se non ti concentri non capisci molto, spontanea e trasparente come le persone che piacciono a me. Perchè come me usa il blog sia come vetrina dei suoi lavori, ma soprattutto come una riflessione ad alta voce, come un diario condiviso che le serve anche per trarre energia ed avere una ricarica di autostima.

Il suo copri quaderno (o copri agenda o copri diario) è bellissimo, molto più che in foto, con un tessuto cangiante che mi piace molto. Si chiude con un nastrino lavorato all'uncinetto e decorato con una perla in cocco che adoro. (Qui la mia modella che se ne va a spasso tutta contenta con la mia vincita!)

In più mi ha mandato una busta pienissima di perline d legno di ogni dimensione. La lascio lì a decantare ma so che prima o poi ne tirerò fuori qualcosa! (La mia modella si è fregata anche le perle, ma me ne riapproprierò...)

Ma la cosa che ho apprezzato di più è stata la lettera che accompagnava la mia vincita. E' da questi dettagli che mi rendo conto che la mia avventura nel mondo virtuale è stata per me fonte di energia  e per molti versi anche di salvezza. E' grazie ad Amrita e a tante come lei che in periodi bui ho visto una piccola luce in fondo al tunnel, che ho scoperto che il sentirmi un pesce fuor d'acqua tra i miei conoscenti e i miei "amici" in carne ed ossa non dipendeva da me, ma dalla loro sfortuna di non essere speciali, di non avere una sensibilità comune alla mia. Ho scoperto di essere diversa, ma di essere anche uguale ad altre persone, magari lontane, ma con delle doti di sensibilità, di creatività e di umanità che ci rende speciali. (Alla faccia dell'umiltà, ma quando ci vuole ci vuole...)

Orbene, pensavo che la sfiga si fosse dimenticata di me, ma sbagliavo grandemente. Oltre alla moto atterrata sull'alluce che mi ha impedito di mettere delle scarpe chiuse per lungo tempo, qualche giorno fa mi ha anche morso un cane. All'altra gamba, of course. E sono chiusa in casa, nonostante la bella giornata di sole, in attesa del tecnico del cancello perchè il motore s'è svampato. Io nel frattempo rido, perchè ormai aspetto solo di vedere che altro mi deve succedere!
Vi regalo la foto dell'unico cespuglio fiorito del mio giardino, in omaggio ad Eniko che ogni lunedì pubblica bellissime foto di fiori.

venerdì 16 aprile 2010

WOW!

 Qualche tempo fa, durante un micro blog on the road con Roberta, Eniko e Annarita, mi sono appropriata con gioia di alcuni pezzi di stoffa da tappezzeria provenienti da una tirella da esposizione che Roberta aveva avuto in regalo. Roberta è sempre generosa con consigli, condivisioni e scambi e ha consentito a tutte noi di scegliere quello che volevamo semplicemente aprendo il cofano della sua auto, piena di tutto e di più, compreso un ettometro quadro di pluriball che non so a cosa le servisse. Magari a fare il feltro ad acqua come al corso frequentato insieme, ma dopo la fatica erculea che l'impresa richiedeva, ho declinato allegramente. Sulla stessa scia Eniko si era portata invece un lampadario che aveva eliminato da casa sua e che sperava potesse essere utile a qualcuna di noi. Del resto durante il nostro bellissimo meeting avevo decantato a pieni polmoni la mia personale teoria che non si butta via niente e che prima di essere costrette a farlo prima almeno si chiede se può essere utile a qualcuno. Mi sa che sto divagando un pò... Dicevo delle stoffe. Adoro il turchese e quindi ho preso questa bellisima stoffa, declinata in varie nuance.
 Qualche tempo fa, parlando con Verde Salvia, mi spronava a cucire, a provare almeno a farlo. Allora ho deciso di stupirla! (In realtà ho stupito anche me...) Anni o forsi decenni fa, profeta di questo art attack, avevo comprato un libro che spiegava come fare le borse passo passo. E allora, ho deciso di cimentarmi seguendo le istruzioni. (Per la cronaca, quegli insettoni giganti in metallo sono portacandele artigianali da giardino che ho comprato a ben 5euro cadauno da un artigano che chiudeva battente).
 Ecco il risultato. Da lontano è perfetta, splendida borsa rettangolare che si staglia sul prato faticosamente tagliato da me medesima. Da vicino, ma soprattutto all'interno i difetti sono macroscopici e evidenti, ma tanto non ve la faccio vedere per cui chissene.
Per mascherare qualche difettuccio ho bordato la parte superiore con una stoffa reverse, sopra ancora con un altra stoffa in una nuance leggermente più scura e sotto, tocco perlinoso, una passamaneria che ho tirato fuori da quel ben di Dio che un'amica di mia cugina mi ha regalato. Diciamo che fa il suo bell'effetto. Ora, dopo aver dimostrato che se voglio, posso, il prossimo progetto potrebbe essere anche quello di un motore a scoppio. Perchè voi forse non lo sapete, ma so fare, male, un pò di tutto. E mi ci diverto pure!

Buonissimo fine settimana a everybody.

venerdì 9 aprile 2010

BORSA DA SPIAGGIA

Adoro andare per mercati, trovi tutto tutto insieme. Sapessi cucire avrei svaligiato la bancarella! Ho comprato uno scampoletto di lycra, compatta, perfetta per un pareo magari o per un abitino da spiaggia, di quelle stoffe dove la sabbia scivola via. Ma non so cucire.
Qualche giorno prima ero andata da Obi dove ho trovato questa borsa fluo plasticosa, perfetta per andare in spiaggia.
Ma così bucata magari perdo le chiavi o occhi indiscreti possono guardare il contenuto della borsa! Giammai. E allora, innaugurata finalmente la rotella tagliastoffa comprata a Bologna in fiera non si sa quanto tempo fa, ho preparato tutte strisce di stoffa. Questo tessuto è perfetto perchè non si sfilaccia e se lo stiri, si arrotola leggermente sui bordi, nascondendo così la cimosa.
Ho infilato poi le strisce negli oblò che ho sommariamente fermato cucendo tra loro le estremità. That's all.

Ho ricevuto con gioia il secondo premio del giveway de "Il filo magico"
Era inserito in un fantasioso porta anello
che posso utilizzare anche come puntaspilli o come pallina antistress

O come cuscinetto per il mio povero alluce, visto che sono riuscita a far cadere la moto esattamente sullo sventurato e vado zoppicando qui e là. Meno male che inizia a fare caldo e i mie sabot comodi e a pianta larghissima non si fanno notare troppo...

lunedì 5 aprile 2010

SHREK

 Oggi è Pasquetta e, nonostante le previsioni infauste sembra (sono le 8 ancora) che il sole splenda. Probabilmente è l'ultima Pasqua che passerò in questa casa e allora ho proposto di passare qui la Pasquetta.
 Lo spazio c'è, il forno a legna per fare le pizze c'è, il barbecue per cuocere le salsicce c'è, la griglia per gli arrosticini pure. Ma...
Io odio l'inverno, ma va detto che almeno non si è costretti a curare il giardino. L'erba cresce incolta, e chi si è visto si è visto.
 Però arrivi ad un punto che rischi che la giungla che è intorno a te rischi di soffocarti. Soprattutto quando il trifoglio arriva a formare cuscini alti 30 o 40 centimetri.
 Questo reportage dettagliato serve a mostrare ai posteri il prima e il dopo del mio giardino
 serve per mostrare lo stato di abbandono in cui versava sino a pochi giorni fa lo strato erboso (di erba veramente ce n'è rimasta ben poco: proliferano soprattutto gramigna, trifoglio, erbe di campagna...)
 Qui uno scorcio del gazebo prima
 e dopo la depilazione
 Il prato è stato rasato dalle mie sante manine, con la mia santa falciatrice e con la collaborazione (minimissima devo dire perchè avevo già fatto tutto da me) di mio padre e un pochino, ma proprio un pochino, dei miei figli 2/3 e 3/3 che hanno trasportato i sacchi di erba da buttare vicino alla macchina
 Mi sono come si suol dire trinciata, anche se ne valeva la pena. La casa ha cambiato aspetto davvero.

 Perchè questo post?! Solo per il gusto di farvi vedere in che condizioni erano le mie mani ad un certo punto.
 Dimentico sempre di mettere i guanti, ci penso sempre dopo e il risultato è stato uno strato di erba clorofillosa e di fanghiglia che hanno depositato uno strato verognolo sulle mie mani.

 Vorrei dire a tutte quelle persone che passano ore a giocare a Farmville su Facebook che IO sono il vero contadino, altro che contadini virtuali che passano il tempo comodamente seduti in poltrona a scambiarsi chiodi e assi di legno! La prossima volta venite a sperimentare qui la contadinitudine...
 Ecco la prova che gatti grassi come buoi, di proprietà del vicino malefico, vengono a passeggiare nel mio giardino. Quello che si intravede è un bestione che sta controllando di avere ancora i genitali al loro posto con una zampa a 90° rivolta verso il cielo.
Qui il nemico avverte la mia presenza e mi guarda con aria di sfida. Prima o poi vi prendo, of course!


Mi sono ricordata di dover ringraziare Taced di Handmadecreativity  per un premio che mi aveva assegnato tempo fa, così come devo ringraziare Cucicucicoo per un altro premio assegnatomi poco fa. Scusatemi se per questa volta  non linko e se non passo il premio ad altre. I miei premi li voglio condividere con tutte voi che passate di qui, perchè penso che ciò che siamo è dovuto anche alle persone che incontriamo. Questo, ovviamente se siamo aperte all'osmosi positiva e se ci sentiamo microbi in evoluzione pronti ad apprendere, imparare e migliorarci.